Nel 1930 in considerazione dell'espansione edilizia e demografica della zona nell'area compresa tra Lungotevere, la via Flaminia e la via Cesare Fracassini venne indetta dal Governatorato di Roma una gara di appalto per la costruzione di un edificio scolastico che potesse accogliere gli alunni della scuola materna ed elementare e le alunne della scuola di avviamento professionale.

I lavori ebbero inizio il 29 maggio 1931 su un'area di 4500 mq. ad opera dell'impresa Fratelli Ciardi e terminarono il 26 Ottobre 1932.
L'edificio accolse 26 classi elementari con l'organico di 19 maestre e 7 maestri oltre a 4 classi di Avviamento professionale Femminile. Direttrice Didattica era la prof.ssa Ida Panicelli Bouche e Direttore della scuola di Avviamento Professionale il prof. Raimondo.

La scuola fu intitolata alla medaglia d'oro Guido Alessi, nato a Roma il 23 Maggio 1890 e caduto sul Montello il 19 Giugno 1918 e nell'atrio fu posto un suo busto in bronzo.

La popolazione scolastica andò sempre più aumentando e nel 1938, a cura dell'impresa Greco, fu effettuata una sopraelevazione per la costruzione di altre 12 aule. I lavori, iniziati il 14 Marzo 1938, terminarono il 26 Ottobre dello stesso anno.

Tra il 1932 e il 1940 il numero delle classi passò da 26 a 30 - 36 - 40 con un organico di 29 maestre e 11 maestri.

La scuola di Avviamento Professionale ebbe uno sviluppo minore: con 8 classi occupava il piano terreno e parte del primo piano ed aveva un organico di 14 docenti.

Durante l'anno scolastico 1938-39 si tennero 3 audizioni musicali.

Nel 1939-40 vennero istituiti corsi extracurriculari di taglio, cucito e lingua francese.

L'inizio del 2° conflitto mondiale non modificò, in un primo tempo, la vita della scuola, con esclusione di alcune manifestazioni e campagne legate al momento politico come: la "Raccolta dei rottami di ferro" (febbraio '40), la "Giornata del fiocco di lana" (novembre '41), la "Giornata della Fede" (dicembre '41), la raccolta dei libri da inviare ai prigionieri di guerra tramite Croce Rossa Internazionale (novembre '41),i "Ludi Juvenilis della Cultura e dell'Arte" (gennaio '40 - febbraio '41), la proiezione di film di propaganda come avvenne il 25 febbraio '41, quando allo Stadio Nazionale fu proiettata "La conquista dell'aria" per tutti gli alunni della Guido Alessi. Il 20 Aprile '42 per i mutilati ospiti della casa di cura Principessa di Piemonte, le alunne diedero vita ad uno spettacolo con cori, recita di versi e balli folcloristici.
 

Lo spettacolo fu ripetuto nel teatrino della parrocchia di Santa Croce il 30 Aprile con la partecipazione delle famiglie degli alunni e degli abitanti del quartiere.

Il 6 Giugno 1940, fu celebrata la "Giornata della Tecnica". La manifestazione si aprì nella palestra della scuola con il coro delle alunne diretto dalla prof.ssa Giulia Ruspantini, cui seguirono un discorso della Direttrice sul tema "Il lavoro organizzato" e gli interventi delle personalità politiche e della scuola. Si passò quindi alla visita della mostra allestita al primo piano. Le alunne, in divisa scolastica, con grembiuli bianchi e mezze maniche bianche, illustrano ai visitatori le varie attività. In occasione di questa giornata furono stanziati premi in denaro a favore di quelle ragazze che si fossero particolarmente distinte per diligenza, impegno e capacità.

Il primo premio fu assegnato a

  • Luisa Colussi per i lavori di ornamento.

Ottennero il secondo premio:

  • Liliana Berardi per i lavori in panno lenci;
  • Liliana Cortassa per lavori per neonato;
  • Adele Fedeli per i lavori di ornamento;
  • Ernesta Bernarelli per la pittura ad olio.

Il terzo premio andò :

  • Laura Luchetti per la pittura su ceramica;
  • Liliana Massi per il lavoro a punto ombra;
  • Marcella Righi per il disegno e la pittura;
  • Giovanna Taccoli per il ricamo a punto raso;
  • Bellenda Zuccarini per il disegno su ceramica.

L'anno scolastico 1939-40 terminò il 31 maggio e, dato lo stato di guerra, non vi furono prove di esami, se non per i privatisti. Nel 1940-41, per compensare la lunga pausa estiva, il calendario scolastico subì una riduzione dei giorni di vacanza.

L'orario prevedeva sei, sette ore giornaliere di lezione di 45 minuti ciascuna, con breve intervallo di 15 minuti.

Per il precipitare degli avvenimenti bellici le esercitazioni pratiche di cucina e sartoria si ridussero e le lezioni ebbero solo carattere teorico. L'anno scolastico si chiuse il 15 maggio. Il 4 maggio, in occasione della Giornata della Tecnica la mostra di lavori fu più modesta di quella dell'anno precedente.

Negli anni 41-42 e 42-43 vennero attivate numerose manifestazioni pro-combattenti e campagne varie per il risparmio energetico e di materie prime, quali la campagna per economizzare la carta.

L'insegnamento della lingua straniera venne soppresso.

Il sabato pomeriggio in 4 aule della scuola si sarebbero svolti Corsi di specializzazione Premarinara.

L'inverno 1943 fu particolarmente freddo e per economizzare combustibile, le vacanze natalizie furono protratte dal 20 dicembre al 14 febbraio. Durante tale periodo gli insegnanti dovevano, a turno, riunire le alunne per controllare lo svolgimento dello studio personale (revisione dei programmi, letture religiose, ma anche visite alle Chiese e ai feriti).

Gli avvenimenti bellici incalzavano e il 2 maggio '43 la "Festa della Tecnica" si svolse con la premiazione delle alunne meritevoli ma senza la mostra.

Il 19 luglio '43 Roma subì un bombardamento aereo con morti e distruzioni. Vari locali della scuola Alessi furono requisiti dall'Ente Assistenza di Roma e dall'Opera Nazionale Protezione Maternità e Infanzia che vi alloggiò alcune famiglie di sinistrati cui, più tardi, se ne aggiunsero altre provenienti dal sud, soprattutto dalla Campania e dal basso Lazio.

La scuola di avviamento professionale femminile si ridusse a soli quattro locali. Così ogni attività didattica sembrava compromessa.

L'anno scolastico terminò quasi all'improvviso il 29 aprile del '44.

Nei primi mesi dell'anno scolastico 44/45, le lezioni si svolsero in orario pomeridiano presso la scuola Buonarroti di via Campania. Il 22 gennaio si tornò in sede con due turni: ore 9-12 e 14-17. Quell'anno assunze la direzione delle elementari il prof. Renato Apolloni a cui, nel volgere di pochi anni seguirono: il prof. Gabino Traversi , la prof. ssa Romana De Raimondo , il prof. Livio Andronico, il prof. Nicola Speranza e nuovamente la prof.ssa De Raimondo.
 

Gli anni del dopoguerra videro il lento ritorno alla normalità con il totale sgombero dell'edificio che nell'anno scolastico 51/52, accolse 52 classi elementari con un organico di 37 maestre e 15 maestri ed 11 di scuola di avviamento.

La direttrice dell'avviamento fu dal '36 al '59 la prof.ssa Adele Natellis Morales; alla quale seguirono dal '59 al '61 la prof.ssa Doretta Quintaie, dal '61 al '68 la prof.ssa Carla Muzi; dal '68 al '75 la prof.ssa Maria Iacovella, dal '75 all' '82 il prof. Manlio Matè, e quindi la prof.ssa Concetta Liguori.

Nell'anno scolastico 1961/62 in via Flaminia furono attivate due prime di "Scuola Media Unificata Sperimentale Mista".

Nella seduta del 7 ottobre 61 la preside Muzi illustrò al Collegio dei Docenti le finalità della scuola sperimentale, i programmi, le modalità del loro svolgimento. Parlò dell'importanza del Consiglio di Classe, della partecipazione attiva delle famiglie.

Dopo il 1960, per venire incontro alle esigenze degli abitanti del Villaggio Olimpico venne aperta una succursale della scuola elementare con 16 classi funzionanti in locali di fortuna, l'anno successivo furono costruiti tre padiglioni prefabbricati.

Dall'anno scolastico 1989-90 il 36° Circolo Didattico Alessi fu aggregato al 3° Circolo Ronconi; nonostante le istanze, le proteste, le manifestazioni di quartiere, la vecchia Scuola Elementare Guido Alessi cessò di esistere autonomamente e divenne un plesso del 3 °Circolo. Gli abitanti del Flaminio però continuano a chiamarla con il vecchio nome, perchè per molti di essi quel nome è parte della loro vita, di quella dei loro figli e dei loro nipoti.

Anche la scuola media ha seguito la stessa sorte diventando succursale della Scuola Media Ippolito Nievo.

In questi ultimi anni la scuola ha continuato a costituire un punto di riferimento per il quartiere anche per la presenza della Biblioteca Comunale Flaminia (con ingresso in via Fracassini).

La Scuola Alessi è oggi una scuola viva, in espansione: i cortili, i corridoi, le aule, i laboratori risuonano delle giovani voci dei bimbi della scuola dell'infanzia comunale, delle elementari e della media.